Preparativi Prepartenza con Pre-gita

Questo è il mio anno della montagna.

Questo post è disponibile (e in originale) anche su: http://blogs.radiopopolare.it/darsena/?p=839

Ciao a tutti, mi chiamo Fabio, 29 anni, milanese trasferito a Torino, cresciuto, svezzato e maturato con Radio Popolare di sottofondo. Dopo 3 anni che vivo a Torino ho finalmente iniziato a scoprire tutte le cime che la circondano e da questa primavera, alla ricerca del refrigerio e della nostalgia dei paesaggi bianchi di neve visti durante un viaggio fino a Nordkapp, ho iniziato ad andare a camminare ogni week end.

Le prime son state passeggiate, dislivello massimo 500m, un bel gruppo di amici, riposo sui bordi di un bel laghetto con tanto da mangiare e da bere. L’ulitma uscita, ieri, è stata invece una gita un po’ più seria: 1300m di dislivello arrampicandosi fino al forte dello Caberton, organizzata con colleghi di lavoro e loro parenti appassionati di montagna. Il risultato di questa gita sono un po’ di dolori sparsi per tutto il corpo e la mente che ancora vaga
nei paesaggi mozzafiato dei 3200m di altezza dello Chaberton. Tutto attorno si vedevano solo cime più basse (o sufficientemente lontane da sembrare basse), la giornata era limpidissima e con un aria tersa che permetteva allo sguardo di spaziare fino a lunghissime distanze…

Essendo questo il mio anno della montagna mi appresto a partire per un viaggio in moto attraverso i passi e le cime delle alpi. L’idea mi è venuta così, per caso; la compagnia non è sempre necessaria per viaggiare e quindi ho deciso di partire comunque, nella speranza e con qualche mezzo accordo, di incontrare amici durante il viaggio; il ricordo della filastrocca che ci insegnarono alle elementari, per ricordare i nomi delle Alpi, è diventata il titolo di questa mia avventura: MaConGranPenaLeReCaGiù.

Il tragitto che vorrei fare parte appunto dalle Alpi Marittime fino ad arrivare a Trieste, attraversando quanti più passi alpini la mia scarsa pianificazione mi permetterà di fare e mantenendo la quota più alta possibile. Cercherò di dormire in rifugi anche se non ho quasi nulla di deciso, attualmente nemmeno il momento della partenza.
Il bagalio sarà un misto di attrezzatura da moto e cose da montagna, di modo da poter lasciare la moto da qualche parte, cambiarmi e inermpicarmi su un sentiero fino ad un rifugio con un bagaglio leggero.
Non so ancora quanto e quando avrò connessione internet ed un computer per poter scrivere ancora, ma prometto di fare del mio meglio per poter continuare questo racconto.

La prima tappa, come dicevo, è incerta: un’opzione è raggiungere oggi in giornata un rifugio delle alpi Marittime o un albergo sul territorio francese dalla parti di Mentone o Nizza, un’altra opzione è partire domani mattina di buon ora, scendere da Torino verso sud, plausibilmente attraversare il confine dal col di sella e da li ricomincare a risalire fino a trovar da dormire già all’interno delle alpi Cozie.
Inizio ora a fare il bagaglio e a seconda di quanto tempo impiegherò ad ultimarlo, a chiudere la casa e dalla stanchezza residua accumulata sulle gambe da ieri, deciderò quando partire.

A presto,
Fabio

Wg2 3193

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