Il nulla più bello che abbiamo mai visto

Lasciamo Vik sotto il diluvio e con il vento sul fianco. Il freddo ci penetra nelle ossa e le mani ed i piedi perdono presto la sensibilità.

Per fortuna il pomeriggio ci regala qualche tiepido raggio di sole e la sera arriviamo asciutti al campeggio. Ancora una volta, nei nostri viaggi, ci rendiamo conto di come la nostra esistenza sia legata strettamente alla presenza del sole e come un singolo raggio di luce e di calore possa cambiare drasticamente l’umore, la speranza e le prospettive di una giornata di viaggio.

Siamo nel centro di pianure formate dalle acque provenienti da ghiacciai, la strada taglia questi posti desolati con delle linee rette, interrotte da ponti sui torrenti dove si può passare solo in un verso per volta. Le nuvole sopra di noi si muovono veloci e sulla sinistra i ghiacciai si affacciano dagli altipiani morenici in tutta la loro imponenza. DI tutti i deserti che abbiamo visto ed attraversato fino ad ora questo è il nulla più bello che ci sia mai capitato di vedere!

Ci fermiamo per un giorno di riposo, dopo aver percorso i primi 453km ed alla ripartenza grazie ad un piacevole vento favorevole, maciniamo 120km, unendo quelle che nelle intenzioni erano due tappe diverse.Visitiamo prima la cascata di Svartifoss, incastonata in colonne basaltiche esagonali e poi posizioniamo la tenda vicino alla laguna di Fjallsárlón, dove il più grande ghiacciaio continentale d’Europa, il Vatnajokull, si rompe in tanti piccoli iceberg..

Ripartiamo con il vento che ha cambiato direzione e pedaliamo altri 93km per arrivare ad Hofn. Dopo una giornata di nuvole proprio negli ultimi 5km una pioggia improvvisa riesce a bagnarci fino al midollo. Per fortuna in campeggio riusciamo a fare una doccia calda (la prima calda da 10 giorni..).

Al campeggio trascorriamo una serata tra ciclisti, scambiandoci consigli, impressioni e suggerimenti di viaggio e l’indomani partiamo insieme ad una coppia di italiani che stanno facendo più o meno le nostre tappe.

La giornata è massacrante: ci avviciniamo ai fiordi dell’est, con un vento a 13m/s e raffiche a 21m/s (per i pigri, 21m/s sono circa 65km/h).

Un post condiviso da icefotolog (@icefotolog) in data:

Riusciamo a percorrere 86km prima di crollare sfiniti dal vento e montare la tenda su una vista spettacolare, con i cigni che vengono nella baia di fronte all nostra tenda a passare la notte.

La vista davanti alla nostra tenda

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