Copacabana e la isola del sol

Partiamo da La Paz abbastanza presto al mattino, dopo non aver dormito per la musica che circondava la stanza nel nostro party hostel.
L’uscitaIMG_20150528_130734 dalla città é lenta, si attraversano quartieri sconfinati e ci si arrampica con un mini bus sulla “collina”. L’arrivo sul lago Titicaca invece é spettacolare: una distesa d’acqua blu, in mezzo a colline abbastanza spoglie e verdi. Si scende dal bus per attraversare un pezzo di lago in barca ed aiutare l’economia locale (scendendo dal bus puoi comprare cibo e cose alle varie bancarelle messe li apposta o pagare per andare in bagno).
CopacabanaIMG_20150528_171916, quella boliviana, é una cittadina costruita per i turisti: strade di hotel che si intersecano con strade di bar che offrono posti letto, un porto ed un lungo lago e tante agenzie che offrono ogni tipo di tour. Veniamo fermati fa un ragazzo mentre cerchiamo dove dormire che ci indica un albergo super economico e ancora senza nome, pieno di fricchettoni argentini dove soggiorneremo due notti. Il bello dell’ostello é la cucina all’ultimo piano, purtroppo all’aperto ma con vista lago.

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Copacabana é il punto di partenza per visitare l’isla del sol e quella della luna. Le barche per raggiungere l’isla del sol partono al mattino e tornano nel primo pomeriggio, solitamente si raggiunge la parte nord, più bella e con più attrattive turistiche e poi si ritorna o il giorno stesso o qualche giorno dopo dallo stesso punto o dalla parte sud, dopo aver attraversato a piedi l’isola per la sua lunghezza. DecidiamoIMGP0564 di fare il tour di un giorno, arrivando nella parte nord e lasciando l’isola da sud. Questo comporta il pagamento di tre diversi biglietti di ingresso che ti permettono di attraversare i sentieri (il modo boliviano di fare soldi, ufficialmente per le comunità locali, anche se non consumi o mangi o dormi sul posto). Una volta sull’isola il mio telefono aggancia la rete peruviana ed aggiorna indietro di un’ora l’orologio, così che terminiamo la giornata correndo convinti di prendere l’ultima barca disponibile mentre avremo proto fare con comodo e goderci i piedi in ammollo nel lago. L’isola é molto bella e consigliamo a tutti gli amanti del mare di fermarsi qualche giorno perché ha degli scorci e delle spiagge degne di un tranquillissimo mare a 4000 metri di quota.

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Un’altra attrattiva di Copacabana é la collina al suo fianco, chiamata monte calvario. Salirci sembra facile perché é bassa ed accessibile, ma quando ci si prova, passando da 3800m a 4000, le gambe e soprattutto il fiato ti fanno cambiare idea. La vista dall’alto però merita la fatica ed é meglio andarci nell’ora della siesta, come abbiamo fatto noi, quando i negozietti sono chiusi e pochi turisti si avventurano.
Questa é l’ultima città del nostro tour boliviano, questa nazione ci é costata abbastanza di trasporti visto che é difficile fare autostop e per scelta abbiamo preso i bus per spostarci da una città all’altra. Il cibo però é molto economico soprattutto se si approfitta dei mercati e dei pranzi “familiari”. L’impatto culturale é forte soprattutto per la presenza di così tante persone che utilizzano gli abiti tradizionali, cosa che in Italia non esiste più nelle città. Essendo l’economia arretrata cercano di fregare il turista in ogni modo, gonfiando i prezzi anche sul mercato quando si compagno due patate o dei pomodori, bisogna sempre chiedere prima il prezzo e pretendere che venga pesato. D’altro canto la Bolivia ci ha mostrato dei panorami e dei posti da attraversare davvero fantastici: lagune e laghi d’alta quota, deserti e vallate di città..

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