Tra una settimana esatta starò atterrando a Mendoza.
Ma naturalmente non sono per nulla pronto.. La casa é invasa da scatole mezze aperte, lo zaino langue in un angolo con poche cose buttate sopra e molte idee su cosa metterci dentro, il letto matrimoniale è occupato per tre quarti da documenti, vestiti, cose e scatole e io dormo nel rimanente terzo.
Lunedì ho ritirato il diploma di operatore shiatsu e ieri sera ho fatto gli ultimi 3 trattamenti qui a Torino. Anche questo percorso ha avuto una fine ed un futuro inizio. Conto di continuare a fare trattamenti per le
Americhe, un po’ per non perdere la mano, anzi il pollice, un po’ come merce di scambio per ospitalità, cibo, aiuto e un po’ per sostenere il viaggio economicamente.
Le aspettative sono alte, ma spesso quelle degli altri sono più alte delle proprie. Gli altri si stupiscono del coraggio, ti invidiano, ti ammirano, si immaginano mostri da affrontare, draghi da sconfiggere e valli incantate in cui camminare.
Io semplicemente parto, come son sempre partito, con qualche timore ma soprattutto con molta più emozione. Non mi sono ancora reso conto di cosa sto per fare.. Lo faccio e basta perchè è da tempo che ci penso e i sogni dentro i cassetti ammuffiscono, devono prendere un po’ di luce, vedere un po’ di gente e fare un po’ di chilometri.
I piani sono vaghi, tutti quelli con cui si parla hanno un amico in una qualche parte del Sud America e tener traccia di tutti i possibili contatti sta diventando dura :) Vi chiedo semplicemente di scrivermi, quando sapete
che sarò in zona di qualcuno che conoscete e di darmi i contatti, non credo in questo momento di essere in grado di ricordarmi chi mi ha detto che conosce qualcuno e in quale paese/città, scusate..
Tra una settimana sarò in Argentina e rivedrò Gaia dopo oltre un mese, questo mi basta.